Pubblicato martedì, 29 luglio 2008 16:06 - Letture Articolo 2518 - Condividi 
"Senigallia sull’orlo di una crisi di nervi"
circolo di alleanza nazionale
Di certo il caldo estivo non favorisce il poter affrontare una qualsiasi situazione con la calma necessaria per addivenire ad una qualche proposta che, se realizzata, possa far intravedere la soluzione dei problemi.

E’ il caso dell’ultima “emergenza” scoppiata in città: dopo i mai risolti dubbi sulla presenza di amianto in siti di interesse cittadino oltreché turistico, dopo i soldi versati (e da versare) ai margini del rinfresco inaugurale della ‘Nuova Gioventù’ (per i senigalliesi il suo nome vero è ex-Gil), dopo i disagi denunciati in merito all’ancora poco efficiente servizio di raccolta rifiuti, ecco servito il nuovo tormentone estivo: emergenza sicurezza a Senigallia. Stiamo leggendo, in questi giorni, le ricette, provenienti dalle più diverse firme, che scuotono la nostra città e danno l’impressione a cittadini e turisti di abitare e villeggiare in una realtà meno provinciale di quanto non fosse fino a ieri. Triste scoprire come anche in una cittadina che conta poco più di 40.000 abitanti una cosa risolvibile in altri modi possa assumere i connotati di “emergenza”. Onore al merito a chi ha saputo far parlare così tanto e in poco tempo di questo problema ma ora le soluzioni vanno ricercate dagli organi competenti verso direzioni più ortodosse.
Abbiamo assistito alla contrapposizione tra chi propone le ormai famose “ronde” e chi si oppone; in altre realtà i cittadini si organizzano per tali attività a seguito di aggressioni alla persona e non in difesa di un lettino, per cui (pur sempre disapprovandole) andrebbero adottati due pesi e due misure. Da una parte e dall’altra c’è stato un rimbalzo di accuse e di polemiche che, pur stando nella logica della contrapposizione politica, di certo non hanno prodotto alcun risultato concreto.
Dal nostro punto di vista, la situazione va analizzata con più calma e senza scontrarsi frontalmente e lanciando accuse reciproche (quando agli avversari politici, quando alle forze dell’ordine o a chicchessia).
La nostra posizione è semplice: esprimiamo una chiara contrarietà alle ronde, in quanto sono gli organi preposti a dover tenere sotto controllo certi fenomeni, come il vandalismo in spiaggia, i quali non possiamo negare esistano e siano un problema per tanti concessionari; il ruolo del cittadino deve essere quello di informare le forze dell’ordine nel momento in cui assiste o è a conoscenza di atti vandalici o della commissione di un qualche reato; il resto, lo ripetiamo, spetta agli organi preposti.

Dal canto suo l’amministrazione comunale dovrebbe con maggior calma prendere coscienza che un problema in questo senso esiste e, assieme agli operatori interessati, cercare di formulare proposte che puntino ad una risoluzione del fenomeno; ciò che fino ad oggi non è stato fatto, o non è stato fatto efficacemente a quanto pare; per di più non possiamo che biasimare la mancanza di un assessore al turismo proprio in piena estate, una figura che avrebbe potuto e dovuto occuparsi più direttamente anche di questo problema (ma anche stavolta la logica partitica, e i problemi tutti interni ai partiti della coalizione che governa la città, ha prevalso su quella della buona amministrazione).

Il nostro suggerimento è quello di mettere insieme i vari soggetti interessati per avviare un confronto che porti in tempi brevi ad una soluzione efficace del problema; suggeriamo come possibile punto di partenza l’idea di istituire un servizio di vigilanza notturno, con soggetti qualificati che controllino la spiaggia cercando di evitare il verificarsi di atti vandalici; nessun blindamento della spiaggia quindi, ma un servizio analogo a quello che avviene per molte abitazioni ed attività commerciali; in questo modo si può coniugare la libera fruibilità della spiaggia, anche nelle ore notturne, da parte della maggioranza delle persone le quali vogliono godersi una tranquilla passeggiata “in riva al mare” e al contempo cercare di prevenire gli atti vandalici.

Con dei toni più pacati che non estremizzino i problemi, con il dialogo tra tutti i soggetti interessati, nonché sulla base di proposte concrete (fino ad oggi mai arrivate da nessuna parte, specie da coloro i quali sono chiamati ad affrontare tali questioni) riteniamo possibile una soluzione.

Ai fruitori notturni (in vena di ‘troppa’ allegria) della spiaggia speriamo li assalga il buon senso: recarsi in spiaggia in orari non proprio da tintarella per compiere atti idioti è segno, oltre che di inciviltà, di scarso buon senso, perché si vanno a danneggiare economicamente e moralmente, spesso ingentemente, dei soggetti che da quegli stabilimenti traggono un reddito per sé e per la propria famiglia.

Il Circolo di Alleanza Nazionale di Senigallia

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