Pubblicato lunedì, 22 settembre 2008 15:27 - Letture Articolo 2674 - Condividi 
Gestione del verde pubblico dopo Via Bari
via bari SenigalliaLa vicenda di via Bari, preceduta da quella di via Tevere ripropone la questione degli assetti stradali e del verde urbano
Non si può negare che il problema esiste e riguarda molti quartieri della città, in particolare quello del Portone fra la Statale e via Capanna, ma è impensabile risolverlo con l’abbattimento delle conifere o di altre specie di alto fusto, sia che si faccia in maniera radicale come in via Bari, sia che avvenga in modo graduale come un po’ in tutte le altre strade.
Il verde non è un optional, ma una componente integrante di ogni quartiere e di ogni strada: concorre all’arredo e alla qualità estetica, protegge dall’inquinamento acustico e dell’aria, rende agibili e accoglienti strade e marciapiedi grazie alla protezione dal sole per sei mesi l’anno.

Da parte delle associazioni è stato espresso il parere che il problema va affrontato attraverso una pianificazione generale che investa la viabilità, l’assetto stradale e il verde, in modo da garantire la coesistenza di alberature della giusta dimensione con il traffico automobilistico, pedonale e ciclistico e con lo spazio per la sosta delle auto dei residenti. Per questo è necessario un piano flessibile e adattabile alle necessità e alle situazioni delle singole strade, cercando anche soluzioni nuove nella disposizione degli alberi e nelle dimensioni dei marciapiedi.

Quello che non accettiamo è un modo di procedere per interventi estemporanei al di fuori di un quadro progettuale generale.Quindi si chiede agli assessori Mangialardi e Ceresoni che in attesa del preannunciato Piano del Verde si sospenda ogni lavoro di trasformazione stradale non urgente e ogni abbattimento non indispensabile.

I fatti di cui si discute dimostrano come sia urgente dotarsi di un “Piano del Verde”, per questo avevamo decisamente contestato il “Concorso di idee”, avendo preferito il conferimento di un incarico diretto ed a tempi brevi, proprio perché temevamo quello che poi è accaduto per Via Bari: tempi lunghissimi, grandi discussioni, cortina fumogena che rischiava di coprire, se non giustificare, blitz come quello in questione.

Ma i piani non bastano, come dimostra il vecchio “Piano Urbano del Verde”, adottato agli inizi degli anni novanta e mai applicato, anche da questa amministrazione che è in carica da otto anni.
E’ anche indispensabile una stretta collaborazione fra Ufficio Strade e Settore Ambiente, cosa che ora non avviene per il prevalere dell’iniziativa dell’assessorato dei Lavori Pubblici, che sembra vedere le alberature. non come una risorsa, ma come un ostacolo e un fastidio.

Altrimenti non si capisce la tendenza a collocare esemplari del tutto inidonei per le loro modeste dimensioni, come avvenuto in alcune strade del Portone o come si possano impiantare essenze ombreggianti nei nuovi parcheggi se gli spazi e le aiuole riservate agli alberi sono così esigue da poter ospitare, al massimo, modesti arbusti ornamentali (ad esempio al Poliambulatorio o alla Cesanella).
Come non si capisce perché il Servizio Giardini e l’Ufficio Strade continuano ad avvalersi di due consulenti diversi, sempre agronomi, ma entrambi lontani dalla realtà senigalliese.

In uno studio presentato circa due anni fa chiedevamo, tra l’altro, il potenziamento del Servizio Giardini, particolarmente importante per una città turistica, e, come detto, un effettivo coordinamento fra questo e gli altri settori dei Lavori Pubblici, in particolare dell’Ufficio Strade.
Oggi ci troviamo di fronte ad un settore, come quello preposto alla cura e gestione del verde pubblico ancor più depotenziato, al limite del collasso, e ad un coordinamento fra uffici praticamente assente.

Infine c’è la questione della consultazione e della partecipazione dei soggetti interessati, residenti ed associazioni, che per Via Bari è del tutto mancata. Queste forme di democrazia vanno applicate sempre, se ci si crede, e non a singhiozzo o solo quando fa comodo. Per Via Marche ha funzionato, per Viale IV Novembre l’inizio è stato promettente, ma per il resto?


GRUPPO SOCIETA’ E AMBIENTE
Il Comitato Direttivo


Commenti
piccio
Scritto da Visitatore anonimo il 2008-09-23 16:35:27
Riguardo gli assetti stradali,nessuno ha notato che il termine di via Tevere è stato lasciato allo stata brado in contrasto con quanto disposto dal D.P.R regionale che impone il graduale raccordo con le aree circostanti? L'ingegnere collaudatore non ha notato nulla di anormale? 
Però ha riscosso la parcella.

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