Pubblicato lunedì, 10 novembre 2008 11:10 - Letture Articolo 2997 - Condividi 
"Amnesia o folgorazione?"
Luigi Rebecchini al coreteo studentesco a SenigalliaGrande, straordinaria manifestazione questa sera (sabato 8 novembre ndr) a Senigallia di studenti, genitori e insegnanti contro i provvedimenti governativi sulla scuola.
Ho visto assessori e sindaco unirsi al corteo e leggo ora sulla stampa locale un articolo dell’assessore e vicesindaco Ceresoni.
Mi fa piacere questa loro presenza e auspico che le cose dette siano sentite e non frutto di un certo opportunismo.
Una domanda mi è d’obbligo.
Sono pronti ad ammettere, per essere credibili, i rappresentanti di questa amministrazione comunale che il piano Gelmini non è altro che la prosecuzione del piano Luigi Berlinguer-Moratti-Fioroni?

Sa Ceresoni che i provvedimenti del piano Gelmini derivano dal libro bianco dell’ex-ministro Fioroni? Per la verità quello che aveva scritto Fioroni era già contenuto nei provvedimenti poi abortiti della Moratti e quello che la Moratti prendeva a base non era altro che l’elaborazione gigantesca del ministro Luigi Berlinguer (il ministro De Mauro è stato solo una fugace parentesi). La scuola-azienda non è frutto di questi ultimi mesi, il DS ne fu il primo fautore.

Prendiamo in mano questo benedetto quaderno bianco dell’ ex ministro Fioroni e leggiamolo:
A pag. 11 leggiamo: il rapporto insegnanti per 100 studenti è decisamente più alto che negli altri paesi OCSE, in tutti gli ordini di scuola: in media circa 1 punto e mezzo in più, effettuando il confronto per il 2004 su aggregati compatibili (Fioroni non ha pensato che la media è alta per via della presenza di scuole in zone disagiate, scuole che pur devono esserci).
A pag. 12 : Più alta della media internazionale è anche la spesa per istruzione misurata per studente ….. esiste un serio problema di allocazione delle risorse finanziarie. (Fioroni non ha pensato che finanziamo le scuole private).
Ne fa parte anche un livello insufficiente della spesa in conto capitale, per attrezzature e strutture. Per quanto riguarda la dimensione delle classi, si osserva un forte squilibrio verso la piccola dimensione, ben al di sotto dei valori indicati dalla normativa. Nella determinazione dell’organico si è sedimentato un “metodo contrattuale” e in due stadi (“diritto” e “fatto”) che è fonte di opacità e tensioni.
A pag. 18 si invoca una più piena autonomia economico-finanziaria delle istituzioni scolastiche, accompagnata da capacità e trasparenza contabile e dalla crescente potestà di attuare gli interventi necessari al miglioramento dei risultati. (Ecco allora le fondazioni)
A pag. 21 si invoca un nuovo reclutamento.
A pag. 24 prevedere incentivi per il complesso degli insegnanti (e del personale) in relazione al conseguimento di obiettivi

E così via perché il quaderno bianco si snocciola per ben 287 pagine con ricchezza di dati tabelle e studi.

Se le ubbie padronali e aziendali hanno prodotto questa “perla” nel Libro che più che Bianco è risultato assai Nero per la scuola del futuro, l’idea del “bollino blu” alle scuole “di qualità” era un puro parto dell’idiozia a cui si giunge quando, volendo scimmiottare l’efficientismo aziendale, non ci si preoccupa neanche di chiedere in giro per il mondo cosa in passato hanno prodotto idee simili.

E’ bene che i docenti siano dettagliatamente informati/e del presente e del recente passato perché non ci dobbiamo meravigliare se la Gelmini ha voluto recuperare tali “perle nere” con zelo produttivistico, l’attuale ministro non ha fatto altro che raccogliere la nefasta staffetta che ha collegato Berlinguer, Moratti e Fioroni.

La risposta oggi è la lotta contro le idee nefaste che hanno condotto agli ultimi provvedimenti di legge, dobbiamo chiedere il cambiamento delle norme ultime approvate. Ma per fare questo deve essere coscienza di tutti l’abbandono dell’idea della scuola-azienda.

Non dobbiamo firmare cambiali in bianco a nessuno, dobbiamo chiedere a tutti chiarezza di posizione politica, garanzia è la continuazione della lotta. Molti insegnanti ricordano l’idea del concorsone meritocratico a test e a quiz, con cui gli insegnanti avrebbero dovuto essere “differenziati” per circa mezzo milione di lire di stipendio in base al superamento del concorsone. Tale nefasta idea di Luigi Berlinguer nel 2000 è stata sconfitta dalle lotte di piazza degli insegnanti.

Oggi possiamo sconfiggere la nefasta Gelmini, ma per favore non dimentichiamo la storia recentissima, causa di tanto male.

Luigi Rebecchini

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