Pubblicato venerdì, 20 novembre 2009 19:35 - Letture Articolo 2040 - Condividi 
Ceresoni a Gazzetti: onorato il patto programmatico con gli elettori
Simone CeresoniLeggo sulla stampa l’attacco che mi rivolge Primo Gazzetti, il quale, risentito per quel riferimento alla “preistoria della politica” con cui ho commentato nei giorni scorsi la sua candidatura a Sindaco, mi accusa di incoerenza per essere nel corso degli anni passato dall’opposizione alla maggioranza.
 
Mi spiace che Gazzetti se la sia presa. Il mio riferimento alla “preistoria” non si riferiva alla persona, che rispetto. Era solo un modo sintetico per esprimere un dato oggettivo e inequivocabile e un giudizio politico: cioè che Gazzetti risulta essere stato uno dei protagonisti di una stagione lontana e superata della politica senigalliese, verso la quale non provo alcuna nostalgia.

Quanto a me e ai Verdi, nella sua vis polemica Gazzetti dimentica un dato fondamentale. Quando infatti nel 1998 e nel 2000 mi sono candidato come sindaco di Senigallia, non l’ho fatto contro qualcosa o contro qualcuno, ma animato unicamente dalla volontà di contribuire, insieme al mio partito, a conseguire obiettivi programmatici importanti per la comunità senigalliese, tentando di migliorare la vivibilità nella nostra città.

Per questo, quando tra il 2001 e il 2002 ci siamo resi conto – come Verdi – che quelli erano obiettivi su cui si poteva trovare, da subito e in prospettiva, un accordo per realizzare una piattaforma programmatica con il sindaco Angeloni e la sua maggioranza, abbiamo avviato un confronto serio e approfondito che ci ha portato a entrare nel governo della città, contribuendo in maniera significativa a far compiere a Senigallia importanti passi in avanti, su alcune tematiche specifiche e non solo.

Penso alla raccolta differenziata (che ci permette di opporci sul nostro territorio alla realizzazione degli inceneritori),  alla mobilità sostenibile (marciapiedi, percorsi ciclabili, potenziamento del trasporto pubblico effettuato in questi anni), all’introduzione dell’uso delle energie rinnovabili (fotovoltaico e solare termico per esempio), al potenziamento delle politiche giovanili con i centri di aggregazione e il sostegno alle realtà giovanili associate, alla difesa della scuola pubblica (investire di più nel bilancio comunale per opporci allo smantellamento pensato e concretamente effettuato dal governo Berlusconi).

Penso poi agli oltre 300 milioni di chilogrammi di amianto che abbiamo bonificato dall’area Sacelit-Italcementi, alle scelte di riduzione delle quantità cementificatorie che in alcune zone della città abbiamo portato e difeso contro tutti, all’approvazione del nuovo Piano generale del Traffico Urbano, a quella del Piano Energetico Ambientale e alla redazione di un nuovo e strategico strumento come il Piano Strutturale del Verde, solo per fare alcuni esempi.

Certo, tutto ciò non basta. Ma la nuova strada intrapresa, che ha segnato una forte discontinuità con il passato, è quella giusta e i Verdi hanno fatto del proprio meglio per mantenere fede al patto programmatico con gli elettori.

In questi oltre dieci anni quello del gruppo a cui appartengo è stato dunque un percorso politico fatto di scelte alla luce del sole (che possono piacere o meno). Infatti tali scelte sono state annunciate, discusse in un confronto svolto attraverso appositi incontri pubblici molto partecipati, e infine attuate. Secondo il principio di assunzione di responsabilità personale e politica, queste scelte sono state poi verificata con i cittadini nel passaggio elettorale del 2005, attraverso il voto delle amministrative. Perché in politica, o almeno in quella nella quale noi crediamo, più che le alchimie o i giochi di potere contano due elementi: il contributo che ognuno di noi offre per migliorare la città rispetto a come la trova e la qualità dei risultati a cui si tende e che si raggiungono.

Certo, come in ogni cosa si può fare di più  e meglio. Per questo, come Verdi, stiamo elaborando insieme alle forze politiche di centrosinistra un progetto politico, amministrativo e programmatico da realizzare per il prossimo mandato, che ci renda capaci di passare dal buongoverno di questi anni ad una “città futura” ancora migliore. 

da Simone Ceresoni
Vicesindaco Comune di Senigallia

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