Pubblicato venerdì, 07 ottobre 2005 15:55 - 24626 -
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La pesca |
Il mare di Senigallia potrebbe raccontare centinaia di storie su singole avventure di intrepidi marinai che solcavano le onde per andar a pescare. Ed ecco perché la pesca è una e vera e propria risorsa a Senigallia: per il coraggio e l’audacia di questi autentici lupi di mare. Le imprese legate alla marineria della grande pesca sono 47 di cui 5 di queste si occupano della pesca a strascico e 8 sono adibite al gongolare. Nella piccola pesca invece collocate 34 imprese;in totale si raggiungono il centinaio di addetti durante l’anno per poi aumentare progressivamente verso l’inizio dell’estate. La prima colonia romana dell’Adriatico è stata all’epoca dei signori di Urbino, i Della Rovere, il centro dei commerci marittimi dell’intero ducato. Suggestive erano le vele perché avevano dentro di sé una storia fatta di lavoro e di dedizione, pregi che ancora oggi si ritrovano nelle persone “ancorate” al porto con il loro caratteristico richiamo e l’odore del pesce appena pescato. Proprio a questa anima marinaresca e ai prodotti genuini, Senigallia è diventata un’importante distretto della ristorazione. Durante la primavera la fascia costiera che và da Senigallia a Porto Recanati è caratterizzata dalla presenza di una massa d’acqua abbastanza omogenea. Le caratteristiche di questa acqua sono costanti durante l’anno con temperature medie intorno a 11-12°C, con salinità abbastanza normale. Nell’area costiera i valori delle temperature sono inferiori a 11°C e il tasso di salinità basso. Durante il passaggio che va dalla primavera all’estate l’acqua si va riscaldando quasi fino a punte di 22°C. L’acqua fredda di fondo è presente in tutta la zona di Senigallia con profondità che arrivano a oscillare i 40 e i 60 metri, anche se a Porto Recanati si arriva fino a 75 metri.
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Ultimo aggiornamento ( martedì, 31 gennaio 2006 17:24 )
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