Pubblicato mercoledì, 19 gennaio 2011 16:50 - Letture Articolo 9617 - Condividi 
"Lezione" di poesia alla scuola elementare "Palazzi" di Passo Ripe
Leonardo Barucca e Simone TranquilliIo e Leo Barucca, che, assieme ad Andrea Scaloni, abbiamo fondato la corrente del Pss (Poeti senigalliesi scalcinati), siamo stati inviati dall'amico e maestro Luca Paci e dalle maestre Alessia Allegrezza e Luigina Bucci a tenere una "lezione" di poesia alla scuola elementare di Passo Ripe.
 
Ovviamente, essendo io e Leo due individui che, pur ostinandosi a fare i poeti, nulla sanno di Poesia, abbiamo preferito far parlare i ragazzi e farli interagire con noi in alcuni giochi ed esperimenti poetici.

Abbiamo fatto gare di poesie, gare di rime, letture di nostri scritti e investigazioni su che cosa è un verso, un strofa, la metrica, un endecasillabo.

Ci siamo divertiti molto e i ragazzi della 4° A della scuola primaria "Palazzi" di Passo Ripe sono stati attentissimi per tutte le due ore della "lezione".

La prossima settimana torneremo di nuovo in un altra classe della stessa scuola.

Io e il mio amico Leo Barucca speriamo che queste ore servano ad avvicinare i bambini non solo alla poesia e all'arte di scrivere in rima o in versi, ma anche alla riflessione, al riconoscimento delle proprie emozioni e alla meravigliosa scoperta dei nostri e degli altrui stati d'animo e del mondo che ci circonda.

Bambini della 4°A di Passo Ripe e i maestri Luca e AlessiaAlla fine poi siamo noi a divertirci più di tutti perché, nonostante l'apparenza di questi corpaccioni da quaranta-cinquantenni, la realtà è che Leo ha quindici anni e io tredici e mezzo.

Grazie della bella giornata ai bambini della 4°A di Passo Ripe e ai maestri Luca, Alessia e Luigina.

Alla fine tutti insieme (ridendo e scherzando, come suol dirsi) siamo riusciti a comporre un sonetto:

"Un giorno che pioveva a catinelle"


Un giorno che pioveva a catinelle
di colpo il vento mi spaccò l'ombrello,
dalla mia testa volò via il cappello
ma lo ripresi usando le bretelle.

Giù i pantaloni risate a crepapelle,
certo in mutande non ero molto bello
e mi nascosi dietro un alberello.
Chi c'era là? L'omin delle frittelle!

La padella spaventato mi tirò,
io la schivai e poi mangiai di gusto
quei dolci tondi e tanto zuccherati,

l'omino un po' arrabbiato mi sgridò,
ma infine dopo tutto quel trambusto
bagnati e amici a casa siam tornati.


di Simone Tranquilli

Commenti
Scritto da Visitatore anonimo il 2011-01-19 17:36:49
:grin
bravi
Scritto da Visitatore anonimo il 2011-01-21 10:25:22
che figata bravi!

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Ultimo aggiornamento ( mercoledì, 19 gennaio 2011 16:54 )
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