Con tre comunicati che ricalcano il linguaggio politichese della peggiore Democrazia Cristiana degli anni più tenebrosi della politica, l’ex assessore Stefanelli (di cui nessuno sentirà la mancanza), il sindaco Angeloni (di cui a troppi peserà ancora la presenza in città) e la segreteria della Margherita hanno confuso ancora più le acque di una vicenda che sembra, ai più, avvolta in una nebbia inestricabile.
Nessuno, al di là del baraccone di parole senza senso inviate ai giornali, è riuscito a far capire ai cittadini che cosa sia effettivamente successo all’interno dell’Amministrazione comunale.

E’ un fatto grave, perché la città ha diritto di sapere cosa è accaduto esattamente, su quali pratiche e per quali motivi si è consumata una rottura così forte. Qui non si tratta di “clima non sereno” (semmai quello è una conseguenza) o di incapacità di “governare le tensioni”, come fumosamente ha spiegato il sindaco. Qui è in atto uno scontro durissimo tra interessi contrapposti. Vogliamo sapere, al di là delle cortine fumogene che i protagonisti di questa ennesima farsa tragi-comica stanno alzando, di quali interessi si sta parlando e quali sono le posizioni e le forze in campo. Ritengo che debbano saperlo sia i cittadini che hanno votato contro questa Amministrazione, sia quelli che hanno dato fiducia all’attuale governo cittadino. Questa ennesima “guerra” tra settori della Margherita, settori dei Ds e sindaco viene combattuta sulla pelle della città. Personalmente ritengo che sia giunto il momento che le forze più sane all’interno della maggioranza (che pure esistono) debbano trovare ora il coraggio di uscire allo scoperto e di dare una spallata definitiva a un sistema di potere che ha ingessato la città e le coscienze. Di fronte a spettacoli quale quello riservatoci da Stefanelli e dalla Angeloni, è ora di cominciare a parlare di elezioni anticipate.

di Roberto Paradisi

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