Pubblicato venerdì, 16 settembre 2005 18:08 - Letture Articolo 30222 - Condividi 
Musei


La Rocca Roveresca

Splendida vista della roccaLa Rocca Roveresca ancora oggi è perfettamente conservata e incomincia ad essere progettata e costruita a partire dal 1480 dall’architetto militare Braccio Pontelli e con l’aiuto di Laurana. Guardandola oggi, ricordando che fu costruita sopra delle fondamenta romane e sopra una rocchetta, il monumento è articolato in due rocche distinte l’una’inglobata dentro l’altra:il corpo centrale destinato a residenza signorile è circondato dalla costruzione destinata alla difesa militare. Questo bel monumento non è stato perennemente una fortezza, ma nella sua millenaria storia anche una dimora signorile, durante il pontificato del 1631 orfanotrofio e carcere e infine una scuola di artiglieria fondata da Guidobaldo Della Rovere. Oggi la Rocca Roveresca ospita molte mostre d’arte e importanti e rinomate manifestazioni culturali. L'orario di visita, tutti i giorni dalle 8,30 alle 19,30.



Palazzo del Duca

Il Palazzo fu fatto costruire da Guidobaldo II della Rovere a metà del XVI secolo e, successivamente, fu ampliato da suo figlio Francesco Maria II. Le due fasi costruttive spiegano l’ asimmetria del portale al centro del primo palazzo progettato da Girolamo Genga. La residenza fu voluta dal Duca per motivi politici, economici e "pubblicitari". Essa era infatti destinata ad accogliere temporaneamente il Duca e la sua corte e, soprattutto, illustri ospiti di passaggio nella città, che potevano così ammirare le nuove strutture difensive e offensive progettate dagli architetti locali. Di particolare importanza il soffitto della sala maggiore, unico nel proprio genere, composto da quarantanove cassettoni lignei dipinti che propongono scene grottesche con temi di festa, di gioia e di allegria, propri della cultura "comica" rinascimentale. L’opera è attribuibile alla mano del pittore Taddeo Zuccari.




Palazzetto Baviera

Vista sul palazzetto BavieraSituato nella piazza del Duca questo palazzotto tipico quattrocentesco, voluto da Giovanni Giacomo Baviera, venne impreziosito con decori a stucco in tutti e 5 i piani che dovevano raffigurare la storia dell’umanità dalla sua origine fino alla storia di Roma (Iliade, la Genesi, storia di Roma e le fatiche di Ercole). Questi bellissimi stucchi vengono fatti risalire al 1590 prodotti dal celebre plasticatore Urbinate Federico Brandanti.
Questa semplice ma armonica architettura venne riadattata con impronta rinascimentale verso la fine del 1400, ma al suo interno convivono serenamente diversi stili italici di epoche diverse: dal romanico al medioevale, dal primo al secondo Rinascimento.
Oggi ha un bel cortile interno impreziosito da un portico su due ordini di colonne nel quale si affaccia un elegante pozzo contornato dagli stemmi dei Baviera.
Oggi il Palazzetto Baviera ospita l’archivio della città di Senigallia ma si possono fare visite guidate solo su prenotazione per ammirare le opere del Brandani. L'orario di visita il mattino 8,30 - 12,30; il pomeriggio dalle 15,30 alle 18,00. Chiuso il Sabato e i festivi.



Museo d’Arte Moderna

L'entrata del museo dell'informazioneIl museo nasce nel 1981 in una palazzina rinascimentale a tre piani di foggia classicheggiante imperniata da stucchi, colonnine, timpano e il balconcino ad angolo. Il museo ha una struttura “aperta”, cioè che non è stabile, ma che promuove e diffonde l’arte attraverso laboratori e mostre temporanee.
Cinque archivi si trovano all’interno della palazzina: l’archivio internazionale Documentazione Xero-arte, l’archivio internazionale arte per la pace, l’archivio internazionale Poesia Visiva, nuova scrittura e libro oggetto, il centro documentazione fotografia, centro internazionale documentazione Ex libris. Va aggiunto l’archivio di Musica da camera.
Il museo documenta il rapporto fra parola e immagine come binomio comunicativo, con una particolare attenzione all'utilizzo della fotografia. Conserva una importante raccolta di foto di Mario Giacomelli e dei fotografi della scuola Misa.
Il Museo è aperto dal Lunedì al Venerdì il mattino dalle 8,30 alle 12,30 - il pomeriggio dalle 15,45 alle 18,30. Il sabato è aperto solo il mattino dalle 8,30 alle 12,30. Ingresso Gratuito. Informazioni sul sito
www.musinf-senigallia.it



Museo dell'Agricoltura "Sergio Anselmi"

Il Museo di Storia della Mezzadria ospita una raccolta di oggetti e strumenti tipici dell'ambiente mezzadrile; il progetto è stato ideato, negli anni '70, dallo Storico Sergio Anselmi, al quale il museo è dedicato.
L'edificio delle Grazie ospita anche la sede del Centro di Studio Ricerca e Documentazione sulla Storia dell'Agricoltura e dell'Ambiente Rurale nelle Marche.
Fondato nel 1978 da Sergio Anselmi, il Museo si affianca, per imponenza e rigore scientifico nella disposizione dei materiali, ai più importanti musei demoantropologici italiani. Circa 2000 oggetti esposti e gigantografie alle pareti documentano i caratteri del lavoro e della vita del mezzadro nelle campagne marchigiane fino agli anni Sessanta del Novecento. Ha sede in un’ala dell’ex convento delle Grazie (fine XV secolo) e si articola su due piani, più una grande cantina padronale nel seminterrato. Le stanze sono a tema.
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.00, chiuso il Lunedì. L'ingresso è gratuito.



Area Archeologica e Museo la Fenice

Il Museo propone le strutture romane scoperte in scavi recenti, raccontando la storia antica della città di Senigallia e del suo territorio.
Durante i lavori di fondazione del Nuovo Teatro "La Fenice", nel 1989, sono emersi importanti reperti di età romana, successivamente oggetto di sistematiche campagne scavo. La pavimentazione è ben conservata, tanto che vi sono ancora visibili i solchi delle ruote dei carri cher vi hanno transitato.
L'area archeologica è aperta tutti i giorni dalle 17.00 alle 21.00, il Sabato dalle 15.00 alle 12.00; la Domenica dalle 10.00 alle 12.00 - dalle 15.00 alle 19.00.
Aperto a gruppi su prenotazione contattando il 071-6629266 o inviando una mail a

L'ingresso è gratuito.



Museo Pio IX

Il Museo ha sede nel Palazzo Mastai Ferretti, casa natale di Giovanni Mastai Ferretti, divenuto Papa nel 1846 con il nome di Pio IX.
La strutturazione interna dell’edificio consente di vedere come era concepito un palazzo gentilizio del ‘600 - ‘700, con il primo piano o piano nobile di rappresentanza ed il secondo piano riservato alla vita privata della famiglia. Fulcro del palazzo e del Museo è il salone, sontuosamente arricchito da un ciclo di dipinti, opera del pittore senigalliese Giovanni Anastasi (1654-1705), raffiguranti argomenti biblici. Le restanti sale accolgono cimeli della vita del Papa.
L'orario di apertura del Museo il mattino 9.00 - 12.00, il pomeriggio 16.00 - 18.00. Festivi chiuso.



Pinacoteca Diocesana

Recentemente costituita, è ospitata nel piano nobile dell’episcopio, adiacente il Duomo sulla più vasta e importante piazza dell’ampliazione settecentesca della città. I dipinti conservati, oltre ad opere di valore assoluto quali La Madonna del Rosario, straordinario capolavoro "protobarocco" di Federico Barocci, presentano un ampio spaccato della produzione artistica marchigiana dal XVI al XIX secolo.
Particolarmente suggestiva la sezione dedicata ai paramenti e alle suppelletili sacre, con esposte ricche vesti liturgiche e raffinate orificerie. Aperto su prenotazione contattando i seguenti numeri 071/659245 – 071/65758.



Ultimo aggiornamento ( martedì, 31 gennaio 2006 17:09 )

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